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Chi siamo

Il Forum è nato dalla giornalista Marilù Mastrogiovanni ed è organizzato da Giulia Giornaliste e dalla cooperativa IdeaDinamica, con l’obiettivo di “creare ponti, abbattere muri: promuovere una riflessione sul giornalismo delle giornaliste investigative, come presidio di Democrazia, dunque di Pace”.

Contatti

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Forum of Mediterranean Women Journalists

Quarta edizione: “Are women’s rights human rights?”

Che ‘genere’ di notizia. Che ‘genere’ di guerra. La voce delle donne dai luoghi caldi dei conflitti sociali, politici, religiosi, ambientali

21-22-23 novembre 2019

A Taranto, Bari e Brindisi

Il Forum of Mediterranean Women Journalists, alla sua quarta edizione, lancia il tema Are women’s rights human rights? Una domanda che sembra una provocazione e che cade a ridosso della ‘giornata internazionale contro la violenza sulle donne’ – il 25 novembre – istituita da parte dell’ONU già 20 anni fa. Una domanda che è ancora un’urgenza, e che è tra le basi della ‘Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali’ (CEDU), che il prossimo anno – il 4 novembre 2020 – compie 70 anni. Inoltre, il Forum – insieme ad altre reti di donne, fondazioni e associazioni – ha da poco sottoscritto il testo della ‘Revisione universale periodica 2019 sui diritti delle donne’ (UPR Italy), presentata all’ONU l’11 ottobre 2019.

Queste sono le azioni di importanti istituzioni, le Carte dei diritti, le giornate internazionali.

Poi ci sono le storie, i racconti, i reportage e le testimonianze che dimostrano come questa domanda provocazione sia ancora aperta, in cerca di risposte, e che le Carte dei Diritti sono spesso Carta straccia (vedi l’articolo 9 e 10 della CEDU e l’articolo 19 della Dichiarazione dei diritti umani, che affermano la libertà d’espressione, largamente disattesi).

Nelle tre giornate del Forum – a Taranto, Bari e Brindisi – si potranno ascoltare le esperienze di giornaliste, reporter indipendenti, esperte, attiviste della società civile e ricercatrici universitarie impegnate sui diritti umani e sui gender studies, provenienti dalle varie sponde dei paesi Euromediterranei, e oltre.

I temi che verranno affrontati riguardano le emergenze più calde del nostro panorama politico e sociale, attraverso gli sguardi delle donne. La loro testimonianza ha quello che si dice ‘un valore aggiunto’, poiché la narrazione di ciò che accade, dei fatti, passa attraverso la loro “guerra” personale per affermare il diritto a raccontare la lotta contro le discriminazioni e gli stereotipi. Le giornaliste e le professioniste, per poter far emergere il racconto della violazione dei diritti “umani” nel mondo, devono prima lottare per poter affermare i loro diritti di Donne.

Una storia simbolo della domanda Are women’s rights human rights? sarà quella portata al Forum dall’Iran sull’avvocatessa Nasrin Sotoudeh, incarcerata e punita per aver difeso le donne che manifestavano pubblicamente contro l’obbligo del velo, arrestate anch’esse nel 2018.

Ci sono storie e storie. Le storie raccontate dalle donne sulle guerre, sul diritto alla salute dei bambini del Sud Africa, sulla disparità di genere, hanno una doppia valenza. Chi scrive, chi fa reportage o inchieste investigative si trova a farlo nella doppia veste di donna e di testimone. Raccontare, ad esempio, cosa significa non avere le cure di base per i bambini e le loro madri del Corno d’Africa vuole dire spesso averne fatto esperienza in prima persona. O per lo meno, capire sulla propria pelle cosa significa partire con un handicap. Che si tratti di guerre dimenticate, come quella nello Yemen o in Sudan, di raccontare la mafia in provincia – lontano dai media mainstream – o la resistenza delle soldatesse curde, per arrivare ad un tema meno sanguinoso come quello che riguarda la disparità di genere nel mondo dello sport.

C’è poi un altro punto critico che il Forum intende portare alla luce. Il silenzio uccide, soprattutto quando i reportage, le inchieste, scritti anche mettendo a rischio la propria vita, non hanno abbastanza eco. Spesso ai giornalisti viene riconosciuto, con premi, attestazioni e medaglie, il loro operato, ma a contro canto non viene dato abbastanza spazio pubblico a ciò che hanno scritto, ciò per cui vengono querelati o minacciati. Il Forum, in quanto rete inter-mediterranea di professioniste, tende anche a colmare questo vuoto, a creare piattaforme perché le parole scritte, i fatti raccontati con coraggio, viaggino per raggiungere più orecchie possibili, ridando dignità al lavoro di testimoni, seppur ‘scomodi’.


Come nelle passate edizioni, al termine delle tre giornate del Forum verrà proposto un
“output” concreto.

In questo quarto anno del Forum presenteremo la “Carta di Assisi”, per un giornalismo etico, e il Manifesto “Media donne e sport”: due nuove linee guida per l’applicazione della deontologia professionale nella pratica giornalistica.

Sarà inoltre presentata la ricerca “Tra precarietà e minacce: lo stato dell’Informazione in Puglia. Uno sguardo a ‘Sud’, di genere e generazionale sul fenomeno mondiale della pressphobia”, finanziata dal Corecom Puglia e realizzata dall’Università di Bari, in collaborazione con l’Ordine Regionale dei Giornalisti e Assostampa.

Gli ‘output’ delle precedenti edizioni del Forum of Mediterranean Women Journalists

2016 // Prima edizione: il protocollo d’Intesa tra Regione Puglia, Giulia giornaliste, Ordine dei giornalisti, Assostampa e testate regionali pugliesi, per l’utilizzo del linguaggio di genere nei giornali, nelle tv, nelle radio, nei documenti della Pubblica amministrazione, redatto da Giulia giornaliste in collaborazione con la Consigliera di parità, UniSalento e UniBa.

2017 // Seconda edizione: la presentazione del “Manifesto di Venezia” e del relativo libro sul linguaggio della violenza.

2018 // Terza edizione: la “Banca delle 100 esperte”, realizzata dall’associazione Giulia giornaliste.

PARTECIPANTI Forum of Mediterranean Women Journalists / IV edizione

Marilù Mastrogiovanni – Giulia giornaliste, ideazione e direzione del Forum

Silvia Garambois – Presidente nazionale Giulia giornaliste

Lorena Saracino – Presidente Corecom Puglia

Anna Grazia Maraschio – Consigliera regionale di parità della Regione Puglia

Pauline Ades-Mevel – Head of European Union & Balkan desk- RSF Reporters without borders, con una lectio su “Journalists: the bête noire of organised crime”

Yassin Isse Wardere – direttore per il Corno d‘Africa di The Voice of America

Shukri SaidAfrica Oggi, Radio Radicale

Mara Cinquepalmi – Giulia giornaliste

Giusy Pizzolante – docente di Diritto Internazionale e diritti umani, Dipartimento Jonico-Università di Bari

Rossella Matarrese – Coordinatrice Giulia-Puglia

Floriana BulfonL’Espresso, La Repubblica

Anna Scalfati – Giulia giornaliste 

Graziella di MambroLatina oggi

Daniela Spera – LegamJonici, aderente alla Rete ‘Mamme da Nord a Sud’

Daniela Marazita – drammaturga, regista

Tiziana Ciavardin – scrittrice, Il Fatto Quotidiano

Maryam Rahimi – scrittrice, regista iraniana, autrice di “Time to change”

Simona Lanzoni – vicepresidente Grevio e Fondazioni Pangea; presidente Reama-Rete per l‘auto mutuo aiuto

Giuliana Sgrena – giornalista Il Manifesto

Brenda Murphy – Department of Gender Studies Research Associate I Mediterranean Institute, University of Malta

Sinem Arslam – ricercatrice e attivista curda, Transnational Dynamics of Civil War Peace Processes, University of Essex

Antonella Napoli – Focus on Africa

Ergin Nesrin – documentarista turco curda

Paola Zaccaria – progetto Smurare, Università di Bari

Francesca Mannocchi – giornalista, autrice di “Porti ciascuno la sua colpa” (Laterza, 2019)

Katiuscia De Rocco – direttrice biblioteca arcivescovile De Leo

Francesca Borri – reporter di guerra freelance

Serenella Molendini – Consigliera nazionale di parità (supplente)

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